Santuario Madonna dei Penitenti

“Questa chiesa rimonta verso il IV e V secolo quando la Sabina quasi nella sua totalità si convertì al cristianesimo, quivi un delubro dedicato alla dea Vacuna fu fin dai primi tempi convertito in una cappella alla Vergine Ss.ma, la quale fu quivi onorata dai primi nostri padri che si convertirono al Cristianesimo. Anche oggi le cerimonie che sono in uso in questa festa risentono ancora degli antichi usi pagani come sarebbero le ciambelle e le palombelle che le madri fanno anche oggi ai loro bambini con pasta zuccherata, le quali vengono consumate in lieta allegria che il popolo fa intorno al piccolo santuario. Ricordano le feste “Robigalie” dei romani e specialmente quei pani grigi che gli antichi e specialmente i romani denominavano con un nome barbarico di “Manphulae” e che si offrivano come i pani della propiziazione degli achei sugli altari degli dei in cofani di vimini. Il titolo della “Madonna dei Penitenti” è bellissimo e per quanto io sappia unico e di un alto significato. Con questo nome fu subito appellata la Vergine S.sma specialmente al tempo di s. Gregorio Magno quando le processioni penitenziali furono così frequenti e così piene di forte pietà religiosa. A questo proposito il nome stesso della località ove è sita la piccola chiesetta della Madonna “Carnevale” ci ricorda il principio della Quaresima nel qual giorno del popolo cristiano si faceva una processione di penitenza, e si dava cominciamento ai catecumeni, e singolarmente ai pubblici penitenti il tempo di preparazione per il battesimo per gli uni e per l’assoluzione per i secondi, anche quel luogo fu denominato “Carnevale” da “Carnis levatio” cioè incominciamento di penitenza.”
dal libro di Massimiliano Del Moro

Alcune immagini gentilmente concesse da www.laziodavivere.it

Santuario Madonna di Capo Farfa 

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